Il primo premio del concorso “Libera la parola” della sezione Servizio Radio è stato vinto dagli studenti del liceo milanese Artemisia Gentileschi che, con il loro giovane professore di italiano, Marco Fragale, di Termini Imerese, hanno partecipato con una intervista radiofonica immaginaria a Cosimo Cristina, giornalista termitano “suicidato dalla Mafia” nel 1960 (nella foto). “Vincere questo concorso - che quest’anno aveva come tema proprio la libertà di opinione - presentando un pezzo su un giornalista vittima di mafia, è stato fortemente significativo” spiega il prof. Fragale. “Era proprio il 3 maggio del 1960 quando il venticinquenne Cristina, mio conterraneo, usciva di casa ben vestito, per non farvi più ritorno. Il suo corpo verrà ritrovato due giorni dopo lungo la strada ferrata della linea Palermo-Messina, tra le stazioni di Termini Imerese e Trabia. Vorrei ringraziare per la collaborazione e il sostegno la mia collega termitana Marianna Ingrassia che casualmente lavora nella mia stessa scuola qui a Milano. Ci abbiamo creduto fino alla fine e questo premio dimostra come noi docenti ed educatori ricopriamo sicuramente dei ruoli di grande responsabilità nell’impartire nelle giovani coscienze valori importanti come la Legalità e la Giustizia”. Gli studenti sono stati premiati da Paolo Borrometi, giornalista minacciato dalla mafia, e l’elaborato - insieme ai lavori della sezione Articolo di giornale e Servizio Tv - verrà valorizzato da Corriere della Sera, Radio Popolare e RaiNews24.