“I protagonisti di questo volume sono proprio gli studenti che, con dedizione ed impegno, hanno realizzato dei considerevoli e creativi lavori, tutti raccolti in questo opuscolo – spiega Fragale - Cartelloni, mostre, cortometraggi, spettacoli teatrali, elaborati scritti, dirette televisive, primi premi a concorsi nazionali e regionali. Perché la coscienza è conoscenza e si forma anche sui banchi di scuola. Sono i giovani di oggi gli adulti di domani che continueranno a portare avanti le idee di tanti uomini e donne che, pur morendo, sono rinati come dei semi piantati in una fertile terra. Milano quindi come Palermo: la mafia la sconfiggerà un esercito di insegnanti e di studenti”.
Ma come nascono questi percorsi di legalità e perché? “Da giovane siciliano - continua il professore - i miei ricordi d’infanzia sono strettamente legati a nomi di importanti personalità dell’antimafia come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. In particolar modo, ricordo ancora con nitidezza quella data, il 23 maggio del 1992. Avevo appena otto anni e stavo per concludere la terza elementare. Proprio quel giorno mi ritrovavo a Palermo, all’aeroporto di Punta Raisi con la mia famiglia. Attendevamo l’arrivo di una mia zia. Per far ritorno nel mio paese siamo passati inconsapevolmente sopra chili di tritolo”. Il ricordo di quella giornata, che ha segnato profondamente la vita di Marco, lo ha spinto a portare quelle tragiche storie al di là dello stretto, tra i banchi di scuola.
“La coscienza è conoscenza” sarà presentato giovedì, alle ore 10.20, nell'auditorium Artemisia Gentileschi. Interverranno, insieme all'autore, Lorenzo Alviggi, dirigente scolastico ITT A. Gentileschi, Monica Forte, consigliere regionale Lombardia e presidente della commissione Antimafia, Alfonso Lo Cascio, presidente Bc Sicilia e direttore generale Espero (comprensorio di Palermo), e Pietro De Luca, dirigente scolastico dell'Istituto Marignoni-Polo e rappresentante dell'associazione Libera (sezione Milano).